“Caro/a Collega,
come certamente saprai, il Congresso nazionale Federmanager riunito a Milano lo scorso 22 e 23 maggio mi ha eletto Presidente federale per il triennio 2015-2018.
In quella sede, presentando il mio programma elettorale, ho avuto modo di dettagliare i punti prioritari e, tra questi, approfondire il tema pensioni. Sull’opportunità di un nostro intervento forte in questo campo non nutro perplessità così come non ho dubbi che occorra muoversi con prontezza, intelligenza e perizia.
D’accordo con i manager delegati abbiamo quindi riconosciuto la necessità di mettere in campo una precisa linea di interventi che contrasti il metodo e il merito delle iniziative prese dall’Esecutivo in conseguenza dell’ormai nota sentenza 70/2015 della Consulta, con cui è stata dichiarata l’incostituzionalità del blocco all’indicizzazione degli assegni pensionistici superiori a tre volte il trattamento minimo INPS.
Federmanager è al lavoro, in costante raccordo con gli uffici legali, per affinare strumenti e strategie di reazione al provvedimento varato dal Consiglio dei Ministri che valuto del tutto insoddisfacente e contro il quale, trattandosi di un decreto-legge, sarà possibile ricorrere soltanto successivamente, all’atto della conversione in legge da parte delle Camere, quando avremo un testo definitivo da valutare. Stiamo pertanto sfruttando questo lasso di tempo per fare l’unica cosa davvero utile: portare le forze parlamentari a intervenire sul testo in un senso che sia rispettoso del dettato e dello spirito della sentenza della Corte.
Sono convinto peraltro che spetti a noi il compito di rilanciare un’onesta battaglia che tuteli il diritto individuale a una pensione corrispondente ai sacrifici sostenuti nel corso di un’intera vita professionale, dando il giusto rilievo alle legittime aspettative delle generazioni più giovani verso il lavoro e il futuro previdenziale.
Sono convinto inoltre che spetti a noi, che tra l’altro abbiamo saputo costruire negli anni un sistema di assistenza integrativa lungimirante, sondare i possibili scenari, impegnandoci come stiamo facendo per creare condizioni di miglior favore, anticipare l’iniziativa politica e proporre tempestivamente le soluzioni che riteniamo più valide. Per la nostra categoria, ma anche per il Paese.
In un momento cruciale per il nostro segmento professionale, la partecipazione di ciascuno di noi è essenziale per tradurre il dibattito sulla previdenza in un’occasione di confronto reciproco e di crescita e, perché no, in uno strumento di sensibilizzazione verso le istanze comuni.
Ti ringrazio in anticipo, dunque, per l’attenzione e il fattivo sostegno che vorrai assicurare.
Partendo dai risultati che avremo modo di condividere, mi sarà possibile guidare un’azione incisiva e ambiziosa.
Con i più cordiali saluti.
Stefano Cuzzilla “