Rozzano, 8 apr. (Labitalia) – “La tua prevenzione oggi e
domani”. E’ questo il titolo dell’incontro organizzato da Humanitas
per promuovere l’importanza della prevenzione, argomento divenuto
negli anni una delle peculiarita’ del Fasi, Fondo dei dirigenti
industriali di Federmanager e Confindustria, ospite e protagonista
dell’iniziativa. Durante l’evento, che si e’ tenuto presso il Centro
di ricerca dell’ospedale Humanitas, i partecipanti hanno potuto
valutare il proprio ‘livello di benessere’ attraverso un test online
di Humanitas e ascoltare gli esperti medici e ricercatori
dell’ospedale per approfondire le tematiche.
“Prevenzione e’ un concetto che va molto di moda in questi anni,
tanto da essere spesso abusato”, ha spiegato Daniela Lucini,
responsabile della sezione di Medicina dell’esercizio e Patologie
funzionali in Humanitas e docente presso l’Universita’ degli studi di
Milano. Ma prevenzione in realta’, ha detto Lucini, “e’ un concetto
che unisce in se’ due aspetti importanti: da un lato il diagnosticare
precocemente alcune patologie o mettere in evidenza alcuni fattori di
rischio per malattia, e dall’altro l’intervenire modificando il
comportamento della persona come diventare fisicamente piu’ attivi, al
fine di ridurre la probabilita’ di andare incontro alle piu’
importanti patologie croniche”. “Aiutare la persona a conoscere il
proprio stato di salute e soprattutto a migliorare il proprio stile di
vita significa fare prevenzione. Richiede competenze specialistiche
che vanno oltre il saper far diagnosi e dare consigli. Questo e’
quello che Humanitas offre”, ha aggiunto.
Il presidente del Fasi, Stefano Cuzzilla, ha spiegato che “la
prevenzione e’ diventata negli ultimi anni una delle voci di impegno
per il Fondo dei dirigenti industriali che presiedo”. “Sono convinto
costituisca innanzitutto una sfida per il sistema sanitario nel suo
complesso, un elemento centrale da tener presente nella programmazione
di lungo periodo. Fermarsi a ragionare su questi aspetti e’ il primo
passo verso una compiuta presa di coscienza del proprio stato di
salute, o meglio del proprio benessere. E’ un esercizio individuale
che puo’ aprire alla rivoluzione culturale di cui abbiamo bisogno”, ha
proseguito.